Nonostante il programma sia andato in ferie per due mesi, la casella di posta failla@radiocrt.it continua ad essere bombardata di dischi (e meno male) e allora: cosa è successo questa settimana nella casella di posta di To Tape? Cosa ho scelto per voi?
Bon Iver – due nuovi brani oltre ai precedenti che avevamo ascoltato nella puntata #40.
Il signore dell’inverno gentile il 30 agosto pubblicherà il nuovo disco che si preannuncia già una poesia e che Justin Vernon definisce come “il migliore della sua carriera”.
Intanto, gustiamoci questi due nuovi straordinari singoli: c’è da piangere seriamente.
There will be blood – quando mi è arrivata la mail con il loro nome, ho dovuto controllare che fossero veramente loro.
Me li ricordo usciti nel 2009 dal nulla e che si mettevano in quel giro di blues distorto che al periodo andava parecchio.
Fiere anticipa il nuovo album in uscita a settembre 2019. Loro parlano di “raw blues”: sporco, grezzo e anche un po’ cinematografico, come se stessero musicando un film western. Io vi dico che la definizione che loro stessi si sono dati è anche troppo riduttiva, almeno per quest’ultimo lavoro in cui ci sento gli Arcade Fire, LCD Sound System e poi un altro paio che non mi vengono in mente. . Vi consiglio di prendere in mano tutta la discografia perché il processo di cambiamento è notevole. È sempre stato un validissimo gruppo ma all’inizio troppo legato agli schemi del Delta Blues; se il nuovo disco dovesse percorrere la strada di questo singolo, ci troveremmo difronte ad un capolavoro. Incrociamo le dita.
Moon Duo – qui siamo nella terra dei Mini Pony, degli Orsetti del cuore e anche in qualche videogioco ambientato tra le galassie: insomma, tutto uno scenario iperrealistico, morbido come un marshmallow appena gettato nella tazza di caffè e latte. Talmente edulcorato e vellutato da farti venire voglia di ridere e piangere nello stesso momento.
Il 27 settembre uscirà il loro nuovo disco, Stars are the light (come fai a non piangere con questo titolo tipicamente o’hariano?) e il cambio rispetto ai vecchi dischi è parecchio radicale. Ci aspettiamo belle sorprese anche da loro.
Russian Circles – Se i Moon Duo con il nuovo lavoro hanno abbandonato il kraut rock mischiato a sonorità più heavy, i Russian Circles non hanno nessuna intenzione di discostarsi dal modello pestone. La cosa simpatica è che il titolo della canzone è tipico della generazione di cantanti itpop che ormai viaggiano attraverso schemi ben precisi nella costruzione di prodotti musicali: nome della città, il cocktail, il gelato, la sigaretta, lo smartphone. “Milano” è un omaggio che la band americana ha voluto fare all’Italia – ma le sonorità sono totalmente e decisamente lontane dall’Itpop – ed è il secondo estratto da Blood Year, in uscita il 2 agosto per Sargent House: preparatevi ad un agosto di sangue.